La misteriosa eclissi osservata l'anno scorso nell'enorme stella Betelgeuse potrebbe essere correlata a macchie solari giganti e fluttuazioni di temperatura. Il nuovo studio suggerisce che la "grande macchia scura" ha causato un calo della temperatura superficiale di Betelgeuse, che a sua volta ha contribuito all'oscuramento temporaneo della gigante rossa.
Un nuovo studio dell'Accademia cinese delle scienze ha esaminato le molecole negli spettri – o firma luminosa – di Betelgeuse per cercare di capire cosa sta succedendo. Per fare ciò, hanno utilizzato l'Osservatorio Weihai quattro volte nel 2020 durante il periodo dell'eclissi e del recupero della luminosità: 31 gennaio, 19 marzo, 4 aprile e 6 aprile. Per stimare la temperatura della stella, gli astronomi hanno esaminato le molecole di ossido di titanio e cianuro, che tendono a formarsi più facilmente in ambienti stellari più freddi.
"Più la stella è fredda, più queste molecole possono formarsi e sopravvivere nella sua atmosfera e le linee molecolari sono più forti nello spettro stellare", ha detto l'autrice principale Sofia Alekseeva in dichiarazione, pubblicato il 5 agosto. "In un'atmosfera più calda, queste molecole si dissociano facilmente e non sopravvivono".
Quando Betelgeuse era al minimo il 31 gennaio 2020, la sua temperatura effettiva, cioè la temperatura calcolata dalla sua radiazione, è stata misurata a 3200° C. Ma non appena la stella è tornata alla luminosità normale, le misurazioni hanno mostrato un aumento della temperatura di quasi il 5% a 3370°C.
Dato che la supernova di Betelgeuse potrebbe trovarsi a molte centinaia di anni di distanza, gli astronomi hanno concluso che è improbabile che l'intera superficie si sia raffreddata così temporaneamente. Molto probabilmente, doveva essere una macchia solare, o meglio una "macchia stellare" che stava bloccando parte delle radiazioni di Betelgeuse.
Si pensa che le macchie stellari, come le macchie solari che appaiono sul Sole, siano un evento comune su stelle giganti rosse come Betelgeuse. I punti sorgono come perturbazioni nel flusso del campo magnetico della stella verso la fotosfera o la superficie visibile della stella. Le macchie solari sono in genere grandi ammassi di attività magnetica e possono produrre bagliori o espulsioni di particelle note come espulsioni di massa coronale, la fonte del vento solare nel nostro Sistema Solare.
Mentre questo studio sulla temperatura si è concentrato sull'eclissi di Betelgeuse, il team ha affermato che la ricerca futura in quest'area potrebbe informare meglio i nostri studi su tutte le giganti rosse, la principale fonte di elementi pesanti nell'universo a causa della tendenza delle stelle a esplodere ed espellere materiale.
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