Gli scienziati della Stanford University hanno presentato un'interfaccia per digitare il testo usando il pensiero. Funziona molte volte più velocemente degli analoghi. I ricercatori hanno sviluppato un nuovo sistema cervello-computer che consente all'utente di comunicare direttamente con un computer attraverso il cervello, immaginando come scrive le singole parole. Questa nuova interfaccia consente di comunicare a una velocità doppia rispetto a un insieme di altri dispositivi che lavorano direttamente con il cervello.
I ricercatori della Stanford University hanno condotto uno studio su un uomo di 65 anni con una lesione del midollo spinale, nel cui corpo è stata impiantata una matrice di elettrodi. Gli scienziati hanno descritto l'esperimento sulla rivista Nature. "La principale novità della ricerca è l'altissima velocità", ha affermato Cynthia Chestek, ingegnere biomedico dell'Università del Michigan che ha partecipato allo sviluppo. - È, almeno, il doppio rispetto a dispositivi simili, quindi sviluppo ed è entrato nella rivista Nature."
Gli scienziati hanno aggiunto di aver sperimentato per anni per consentire alle persone di comunicare direttamente con un computer usando solo pensieri senza comandi verbali, movimenti delle mani o movimenti degli occhi. Tale tecnologia offre l'unico metodo di comunicazione possibile per le persone che non possono muoversi a causa di ictus o malattie del tronco cerebrale.
Gli sviluppi di maggior successo funzionavano in modo tale che l'utente doveva immaginare di spostare il cursore sul tastierino numerico per selezionare le lettere. Attualmente, gli elettrodi registrano l'attività cerebrale e gli algoritmi di apprendimento automatico decifrano i modelli associati a questi pensieri e li traducono in parole digitate. Il più veloce dei precedenti esperimenti di digitazione consentiva alle persone di digitare circa 40 caratteri (circa 8 parole) al minuto.
I ricercatori di Stanford sono stati in grado di raddoppiare quella velocità con un sistema che decodifica l'attività cerebrale associata alla scrittura a mano. Nel nuovo sistema, un partecipante paralizzato da circa dieci anni immagina il movimento della mano che farebbe per scrivere una frase.
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