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Negli ultimi anni, ci sono state tonnellate di lamentele contro Google (e altri grandi attori del settore) che stanno raccogliendo tutti i dati personali che possono e li vendono agli inserzionisti, il che è una violazione dei diritti. Ma come devi sapere, la pubblicità è vitale per Google. La pubblicità rappresenta il 79% dei suoi 65 miliardi di dollari di entrate. Ad essere onesti, non solo Google, ma anche altre aziende come Amazon e Facebook, dipendono anche dalla pubblicità. Pertanto, il metodo attuale, ovvero i cookie, dovrebbe essere sostituito con qualcos'altro che non desterebbe preoccupazione per gli utenti. Ecco perché Google ha iniziato a pensare a un nuovo approccio per fornire (vendere) dati agli inserzionisti senza violare i diritti degli utenti. Google ha annunciato che entro la fine del prossimo anno passerà a un nuovo approccio, ovvero i Topics.
Oggi i siti Web utilizzano i cookie per raccogliere dati e visualizzare annunci pubblicitari di conseguenza. In altre parole, gli inserzionisti e i proprietari di siti web utilizzano browser come Google Chrome per raccogliere i dati di cui hanno bisogno.
Gli acquirenti e i venditori di annunci online sono d'accordo con i reclami. Ma credono che ci possano essere altre opzioni. Ad esempio, ritengono che i siti possano richiedere l'e-mail degli utenti per accedere ai siti. Chrome, Mozilla e altri produttori di browser potrebbero anche integrare nei loro prodotti altre tecnologie che raccoglieranno dati senza violare i diritti.
Cos'è FLoC?
Google utilizza un approccio diverso noto come Federated Learning of Cohorts (FLoC). L'anno scorso, alcuni inserzionisti hanno trovato FLoC meno efficace. Ancora più importante, credono che l'offerta di Google costringerà tutti gli altri inserzionisti a uscire dal mercato. Ecco perché chiedono alle autorità antitrust di Stati Uniti, Gran Bretagna e altri paesi di tenere d'occhio i piani di Google.
In realtà si tratta di un enorme mercato della pubblicità display online da 250 miliardi di dollari. Quindi, se (o quando) Google passerà a un nuovo approccio, gli inserzionisti sceglieranno Google e Facebook attraverso grandi database di utenti.
Per l'approccio di cui sopra, Argomenti raggruppa ogni utente in 15 argomenti diversi. Ci sono circa 350 opzioni in totale. Questi possono includere opzioni come "fitness", "viaggi", "auto", ecc. L'algoritmo di Google colloca l'utente nell'argomento appropriato sulla base di tre settimane di dati di navigazione. Tuttavia, gli inserzionisti vedranno solo tre argomenti per utente. Decideranno quindi se quell'utente è l'utente a cui vogliono mostrare il proprio annuncio.
Come ha affermato Google, la funzione Argomenti terrà traccia dei siti Web in cui questa opzione è abilitata. A loro volta, gli utenti possono disattivarlo a piacimento. I test inizieranno entro pochi mesi.
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