Sembra che le avventure dei soldati russi a Chernobyl non siano ancora terminate. Dopo lo straordinario successo della creazione di un'area fortificata nella Foresta Rossa, hanno avuto il buon senso di rubare materiali radioattivi dal laboratorio di controllo delle radiazioni.
In teoria, potrebbero essere usati per una cosiddetta "bomba sporca", un dispositivo che combina materiale radioattivo con esplosivi convenzionali. Inoltre, hanno anche rubato isotopi radioattivi, elementi chimici radioattivi con diversi numeri di neutroni nei loro nuclei, che sono comunemente usati per calibrare gli strumenti nel laboratorio di monitoraggio.
"Sono scettico sul fatto che la Russia possa utilizzare questi materiali in una bomba sporca per qualsiasi scopo strategico", ha dichiarato il fisico Edwin Lyman in un'intervista a Live Science. Una tale bomba può lanciare materiale radioattivo in un'area limitata, ma è improbabile che causi gravi conseguenze immediate per la salute.
In generale, secondo la Nuclear Regulatory Commission degli Stati Uniti, le bombe sporche, note anche come "dispositivi di dispersione radiologica" (RDD), non rilasciano radiazioni sufficienti per uccidere persone o causare gravi malattie. Quelli più vicini alla bomba quando esplode hanno maggiori probabilità di essere feriti dall'esplosione stessa, mentre la radiazione risultante può essere dispersa entro blocchi o chilometri dal luogo dell'esplosione.
"È improbabile che una tale bomba possa causare morte, distruzione e orrore anche su una scala vicina a quella russa bombardamento di aree civili dalle armi convenzionali", ha detto Lyman. Molto probabilmente, la scomparsa di materiali radioattivi è collegata alla tendenza al saccheggio dei "liberatori".
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