Il rover Curiosity ha già fatto molto per esplorare il pianeta rosso. Con il suo aiuto, gli scienziati sono giunti a conclusioni interessanti sulla natura di Marte.
Uno dei compiti più importanti del rover della NASA è condurre esperimenti nel laboratorio chimico situato al suo interno. Studiando i risultati di questi esperimenti, gli scienziati hanno scoperto che alcuni dei minerali trovati da Curiosity nel Gale Crater potrebbero essere apparsi in un lago coperto di ghiaccio. Secondo gli scienziati, questi minerali potrebbero essersi formati durante una fase fredda sulla superficie marziana, che ha sostituito un periodo caldo dopo che Marte ha perso la maggior parte della sua atmosfera.
Gale Crater è il luogo in cui Curiosity è atterrato otto anni fa. Questa zona non è stata scelta a caso per gli esperimenti. Il fatto è che ci sono tracce nel cratere, che suggeriscono l'esistenza di acqua lì in passato, in particolare minerali argillosi che possono immagazzinare antiche molecole organiche. E un'altra caratteristica del cratere è la presenza di segni che il pianeta ha avuto un clima caldo e umido per milioni di anni e, d'altra parte, segni di condizioni fredde e ghiacciate.
Pertanto, gli scienziati con l'aiuto di Curiosity stanno cercando di scoprire quando esattamente le condizioni climatiche su Marte sono cambiate in modo così radicale. La prova della presenza di un ambiente di ghiaccio freddo è stata trovata grazie a esperimenti all'interno del rover.
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Durante questi, anidride carbonica e ossigeno sono stati ottenuti da 13 campioni di suolo e roccia raccolti dal rover in cinque anni terrestri. Gli scienziati hanno scoperto che esiste un ciclo di vita del carbonio su Marte. Inoltre, gli esperimenti hanno dimostrato che nei tempi antichi l'atmosfera marziana consisteva principalmente di anidride carbonica e poteva essere spessa il doppio di quella terrestre.