La polizia ucraina e le loro controparti sudcoreane hanno effettuato una serie di arresti di persone legate alla distribuzione del ransomware CLOP. Si ritiene che il gruppo abbia causato danni per oltre mezzo miliardo di dollari negli Stati Uniti e in Corea del Sud.
In una dichiarazione ufficiale, si nota che all'inizio di questa settimana è stato effettuato un raid nelle case di individui associati alla distribuzione del ransomware CLOP. Sono state sequestrate apparecchiature informatiche e 5 milioni di grivna ($ 185) in contanti. Sei persone sono state arrestate e accusate di attacchi a istituzioni e aziende in entrambi i paesi.
Se condannati, gli accusati di reati informatici e riciclaggio di denaro rischiano fino a otto anni di carcere. Tuttavia, sembra che i detenuti non siano gli organizzatori del gruppo, poiché il sito web di CLOP è ancora operativo sulla darknet, secondo i media. La parte coreana ha anche arrestato i sospetti, sequestrando telefoni, contanti e automobili.
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Dopo anni di campagne di massa tra i normali consumatori, negli ultimi due o tre anni gli hacker si sono concentrati su azioni mirate contro grandi aziende e organizzazioni, chiedendo (e spesso ricevendo) ingenti somme di denaro.
Le più potenti bande di estorsioni operano grazie alla tolleranza del Cremlino, che è fuori dalla portata delle forze dell'ordine occidentali. La Russia non li persegue né li estrada. Cercare di convincere Putin a cambiare quella relazione è stata una priorità per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden durante il loro incontro a Ginevra mercoledì. Non è chiaro se Biden sia riuscito a ottenere almeno qualche progresso, riporta l'Associated Press.
Il raid di mercoledì "è la continuazione di una posizione molto più aggressiva che le forze dell'ordine hanno preso quest'anno contro le bande di estorsioni", ha affermato l'analista Allan Liska della società di sicurezza informatica Recorded Future. "Sembra che le forze dell'ordine abbiano capito come attaccare effettivamente il CLOP e, si spera, questo rallenterà i loro attacchi".
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