Le estensioni del browser possono essere difficili da sviluppare e mantenere, soprattutto per le estensioni che vogliono supportare più di un browser. Firefox, Edge, Opera e altri basano le loro API di estensione su Chrome, ma ogni browser aggiunge le proprie modifiche e non implementa sempre le nuove API di Google. Fortunatamente, tutti i principali fornitori di browser hanno accettato di formare il gruppo WebExtensions, il cui obiettivo è standardizzare le API e le funzionalità tra i browser.
Secondo i dati disponibili, i rappresentanti di tutti i principali sviluppatori di browser parteciperanno alla standardizzazione delle estensioni e il gruppo, denominato WebExtensions Community Group (WECG), sarà guidato da Timothy Hatcher di Apple e Simeon Vincent di Google. Insieme, cercheranno di risolvere diversi compiti principali.
Prima di tutto, si tratta di semplificare il processo di sviluppo delle estensioni creando un modello coerente e un nucleo, funzionalità, API e autorizzazioni comuni. Si prevede inoltre di compilare una descrizione dell'architettura, il cui utilizzo aumenterà la produttività delle soluzioni create, oltre a renderle più sicure.
Allo stesso tempo, i partecipanti al progetto non intendono specificare ogni aspetto dello sviluppo delle estensioni o frenare l'innovazione. Ogni sviluppatore di browser continuerà a operare in modo indipendente secondo le proprie regole e politiche. Gli sviluppatori di estensioni e browser interessati a partecipare a questo progetto possono aderire inviando una domanda sul sito Web del World Wide Web Consortium (W3C). I membri WECG hanno creato un repository separato su GitHub che verrà utilizzato per il lavoro futuro. Contiene anche regole e statuto una nuova comunità di sviluppatori.
https://twitter.com/w3c/status/1400860930611757059?s=20
WebExtensions è stato utilizzato come termine generale per l'API di estensione di Chrome negli ultimi anni. Opera lo ha adottato quando il browser è passato a Chromium nel 2013, Firefox è passato all'API nel 2017 (Mozilla ha in gran parte coniato il termine "WebExtensions") e Safari ha aggiunto il supporto lo scorso anno. Tuttavia, le autorizzazioni e le API disponibili variano in modo significativo tra i browser, quindi il processo di standardizzazione sarà un'ottima notizia per gli sviluppatori. Browser basati su Chromium come Vivaldi e il nuovo Microsoft Edge segue in gran parte l'implementazione di Chrome con poche (se non nessuna) modifiche.
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