Si può dire che i processi di nascita e morte nell'universo siano infiniti. Ogni cosa ha il suo inizio e la sua fine. Anche una stella.
La nascita di una stella inizia in una nuvola interstellare. Dopo la sua nascita, una stella inizia i suoi giorni di lavoro in uno stato finemente equilibrato chiamato equilibrio idrostatico, in cui l'attrazione gravitazionale sulla stella è bilanciata dalla spinta creata dalle reazioni nucleari nel nucleo della stella. La reazione termonucleare all'interno della stella avviene a spese dell'idrogeno, che nel processo di fusione nucleare e rilascio di energia si trasforma in elio. L'energia che è stata rilasciata e supporta la forma e la luminosità del bagliore della stella.
Non appena tutto l'idrogeno è esaurito, la stella intraprende un percorso irreversibile verso la sua scomparsa. La stella brucerà elio per un po', e le stelle più grandi continueranno a bruciare elementi chimici fino al ferro, ma questo è un ritardo temporaneo nella morte. Le stelle sono di varie dimensioni, dal 7% della massa del Sole a 250 masse del Sole.
Quindi chi di loro muore più velocemente? Sebbene le stelle grandi abbiano una grande scorta di combustibile, a causa del fatto che la gravità comprime il materiale nei loro nuclei più intensamente che nelle stelle più piccole, le loro reazioni nucleari procedono a una velocità maggiore. Bruciano molto più forte e più luminoso. Pertanto, le stelle grandi esauriscono il loro carburante disponibile molto più velocemente delle stelle più piccole. Le stelle più potenti vivono cosmicamente per centinaia di milioni di anni. Vivono velocemente e muoiono giovani.
Ma le piccole stelle, la cui massa è inferiore al 10% della massa solare, hanno molto meno combustibile, meno massa e, di conseguenza, meno gravità. Grazie a tutti questi fattori, possono allungare la vita per centinaia di miliardi di anni.
Poiché l'universo si è formato solo 13,8 miliardi di anni fa, una piccola stella semplicemente non avrebbe avuto abbastanza tempo per raggiungere la vecchiaia. Secondo gli scienziati, una delle stelle più antiche mai scoperte è Matusalemme. La stella, che dista 190 anni luce dalla Terra, prende il nome da un personaggio biblico che si crede abbia vissuto per quasi un millennio. L'attuale stima dell'età di questa stella è di 13,7 miliardi di anni. Ciò significa che avrebbe dovuto formarsi poco dopo il Big Bang.
Gli astronomi hanno anche scoperto stelle, chiamate protostelle, che sono ancora in fase di formazione. Queste stelle, osservate con l'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) in Cile, hanno meno di 500 anni, secondo la Max Planck Society.
Il nostro Sole ha circa 4,6 miliardi di anni, da qualche parte tra le protostelle e Matusalemme. Gli astronomi ritengono che sia quasi a metà della sua vita. Tra circa 5 miliardi di anni, il Sole smetterà di trasformare l'idrogeno in elio nel suo nucleo. Non appena il nucleo solare esaurisce il carburante e come risultato dell'opposizione della gravità, inizierà a contrarsi. Nel frattempo, il guscio esterno del Sole si espanderà perché avrà ancora idrogeno con cui fondersi. Il Sole diventerà così grande da inghiottire le orbite di Mercurio e Venere.
Alla fine, il Sole esaurirà il carburante, il suo nucleo collasserà in una palla di carbonio e ossigeno chiamata nana bianca, e i suoi strati esterni si dissiperanno e si trasformeranno in una nebulosa, un guscio di plasma residuo caldo. E questa sarà la fine del sistema solare come lo conosciamo.
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