Root NationNotiziaGiornale informaticoPer la prima volta, le onde cerebrali sono state misurate utilizzando impianti uditivi

Per la prima volta, le onde cerebrali sono state misurate utilizzando impianti uditivi

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Gli scienziati hanno misurato con successo le onde cerebrali attraverso un impianto auricolare per la prima volta e questa scoperta, dicono gli esperti, potrebbe migliorare gli apparecchi acustici intelligenti.

I ricercatori belgi hanno utilizzato un impianto cocleare sperimentale per registrare i segnali neurali in risposta ai suoni. Questi segnali possono essere utilizzati per misurare e controllare la qualità dell'udito, in cui sono coinvolte le onde cerebrali. "In futuro, un impianto acustico potrebbe persino essere in grado di adattarsi in base alle onde cerebrali registrate", ha affermato il coautore dello studio Tom Frankart.

impianto cocleare

Invece di emettere suoni più forti come gli apparecchi acustici convenzionali, gli impianti cocleari utilizzano segnali elettrici per stimolare direttamente il nervo uditivo.

I dispositivi vengono solitamente regolati da un audiologo in base al feedback degli utenti, un processo che richiede tempo e può essere problematico per i bambini e le persone con difficoltà di comunicazione. Il fitting viene effettuato solo durante sessioni irregolari in clinica. Ciò significa che le impostazioni non possono tenere conto di fattori variabili che influiscono sull'udito dell'utente, come diversi ambienti di ascolto e cambiamenti fisiologici.

Una soluzione è regolare l'impianto utilizzando le onde cerebrali. Tuttavia, questo di solito richiede attrezzature costose e ingombranti che vengono posizionate attorno alla testa. Un impianto cocleare che registra in modo indipendente i segnali neurali potrebbe fornire un'alternativa più utile. Frankart ha affermato che questo approccio ha diversi vantaggi:

"In primo luogo, otteniamo una misurazione oggettiva che dipende dalle azioni dell'utente. In secondo luogo, puoi misurare l'udito di una persona nella vita di tutti i giorni e controllarlo meglio. In definitiva, l'utente non dovrà più sottoporsi a test in ospedale. L'audiologo può rivedere a distanza i dati e, se necessario, regolare l'impianto".

I ricercatori ora vogliono che i produttori utilizzino i risultati per sviluppare ulteriormente apparecchi acustici intelligenti.

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