Il cratere Shackleton, situato al polo sud della Luna, è uno dei luoghi esplorati da una futura missione della NASA Artemis. Ma c'è un problema: nonostante il fatto che le cime lungo il suo bordo siano sotto la costante influenza della luce solare, l'area all'interno è costantemente ombreggiata.
Molti crateri ai poli lunari vantano le stesse condizioni: hanno aree che gli astronomi classificano come regioni permanentemente in ombra, quindi è difficile immaginare con certezza cosa ci sia (a parte le temperature incredibilmente basse). Ma un nuovo veicolo spaziale con uno strumento specializzato cambierà le cose.
ShadowCam è uno dei sei strumenti scientifici a bordo dell'orbiter lunare dell'apparato Danuri. È stato lanciato lo scorso agosto e nel dicembre 2022 è entrato nell'orbita lunare e ha iniziato a trasmettere bellissime foto dallo spazio. La missione di ShadowCam è guardare all'interno di crateri oscuri e determinare esattamente cosa c'è dentro e se quelle aree contengono acqua ghiacciata.
Dal lancio del veicolo spaziale in orbita mesi lo strumento ShadowCam è nel periodo di verifica operativa e scatta decine di immagini delle regioni polari della Luna per calibrare e verificarne la funzionalità. Basta confrontare le immagini della stessa area all'interno di Shackleton scattate dai dispositivi Lunar Reconnaissance Orbiter (a sinistra) e ShadowCam (a destra) per assicurarsi che l'immagine di calibrazione della nuova fotocamera mostri maggiori dettagli.
ShadowCam è un contributo NASA alla missione sudcoreana Danuri. Il dispositivo si basa sulle telecamere ad alte prestazioni a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter, che orbita attorno alla luna dal 2009, ma ShadowCam è 200 volte più sensibile alla luce, quindi può catturare immagini anche di regioni in ombra con alta risoluzione e alta rapporto segnale-rumore.
L'ottica ultra sensibile di ShadowCam sarà in grado di catturare immagini dettagliate utilizzando una debole luce secondaria che si riflette sulle caratteristiche geologiche vicine, come montagne o pareti di crateri. Il dispositivo è progettato per osservare mensilmente i siti per rilevare i cambiamenti stagionali e misurare la topografia all'interno dei crateri, inclusa la distribuzione dei massi. La campagna partirà dopo un periodo di verifica e calibrazione, che dovrebbe concludersi entro la fine di febbraio.
Polo Sud mesi è di interesse per le missioni future, poiché questa regione è in contatto quasi costante con la Terra. I bordi dei crateri polari sono costantemente illuminati dalla luce solare e, nelle regioni ben illuminate, è possibile costruire accampamenti che sfrutteranno l'energia infinita del sole e supporteranno i viaggi verso le regioni in ombra per l'estrazione e l'esplorazione delle risorse. Dopotutto, gli strati di ghiaccio nelle aree ombreggiate, oltre alle potenziali risorse, possono anche immagazzinare registrazioni di ciò che è accaduto in passato nell'ambiente lunare.
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